A seguito della pubblicazione da parte di ATS Val Padana del Piano Mirato di Prevenzione (PMP) 2020-2025 denominato “L’UTILIZZO SICURO DEI CARRELLI ELEVATORI NEI SETTORI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLA LOGISTICA” vi segnaliamo che ATS Val Padana ha provveduto a selezionare un campione di aziende del territorio che utilizzano carrelli elevatori semoventi e trasnpallet nei settori dell’industria alimentare e della logistica, magazzinaggio e attività di supporto.
Tali aziende hanno ricevuto un invito a un incontro formativo e illustrativo, messo in campo da ATS Val Padana, che si è svolto nella mattinata del 30 marzo 2023. Durante tale incontro è stato consegnato ai partecipanti un volantino illustrativo contenente le indicazioni base per l’uso dei carrelli elevatori e sono state illustrate le modalità d’uso della scheda di autovalutazione che sarà successivamente inviata.
Nei prossimi mesi sarà svolta un azione di monitoraggio e vigilanza che consisterà in:
1) autovalutazione aziendale con la scheda dedicata: ogni azienda selezionata riceverà un questionario di autovalutazione da compilare e reiviare ad ATS, entro termini prestabiliti.
Il processo di autovalutazione mira a verificare da un lato la propria conformità legislativa e dall’altro a stimolare una riflessione sul proprio assetto organizzativo in particolare in merito alla valutazione dei rischi, alle misure di prevenzione e protezione, alla formazione ecc. La scheda cerca di introdurre nelle realtà aziendali delle micro e piccole imprese un approccio incentrato anche sugli aspetti migliorativi allo scopo di favorire un riesame nel tempo orientato ad una efficace gestione della prevenzione in azienda.
2) vigilanza a campione delle aziende: ogni azienda selezionata sarà oggetto di un ispezione da parte dei Tecnici della Prevezione di ATS al fine di rilevare le soluzioni adottate dalle aziende.
Si segnala che “il complesso delle violazioni riscontrate e delle relative prescrizioni costituisce inoltre un serbatoio aggiuntivo di ulteriori misure migliorative introdotte a seguito di vigilanza” e che, “in linea con le indicazioni del PNP, la vigilanza può essere realizzata anche con metodologie di audit”.
Tale campagna di vigilanza sarà indirizzata, in prima istanza, verso le aziende che non avranno provveduto alla compilazione della scheda di autovalutazione.